Oh! il piacere è una
religione e pochi gli iniziati ai suoi santi misteri! Colui
che prostituisce, il momento dell'amore con una donna fredda
e sconosciuta, che se la stringe fra le braccia prima che il
petto minacci scoppiargli, è un infame come il poeta che
vende la propria inspirazione, come la bella che discute il
salario delle sue compiacenze. Siate innamorati amando;
aspettate che la marea monti, il vento si levi, irrompa la
tempesta e il sole la illumini, se volete godere le angosce
divine della passione. Il mio amore è un oceano, e io sono
come quell'audace che salpava solo quando lo vedeva
burrascoso..
***
Vedete: vi ho osservata.
Siete divinamente bella nella vostra tristezza, bella come
una di quelle statue nude e velate, colle quali gli scultori
si compiacciono da qualche anno a popolare le esposizioni:
perdonate dunque all'affettuosa curiosità, della donna che
vorrebbe alzarvi il velo.
Un amore tra donne nella
Bologna di fine ottocento. Tra fremiti, sospiri, balli in
maschera ed esotismi si svolge la vicenda passionale della
baronessa Elisa di Montenero e della dolce Mimy.
Una lettura segreta, intima,
ardita, profonda…
Alfredo Oriani è stato
un grande protagonista della letteratura italiana,
ingiustamente messo in ombra, sebbene apprezzato, tra gli
altri, da Croce, Gobetti, Gramsci, Spadolini.
Finalmente se ne sta per
riscoprire l’importanza ed il valore.
|
 |
Alfredo
Oriani (Faenza 1852 - Casola Valsenio, Ravenna, 1909) fu uno dei
più prolifici ed importanti scrittori italiani tra la fine
dell’ottocento e i primi decenni del novecento. Fu apprezzato, tra
gli altri, da Croce, Gobetti, Gramsci, Spadolini. Gli nocque, nel
dopoguerra, la sviscerata simpatia di Mussolini per la sua opera.
Per le tesi espresse nella saggistica politica, lo volle
discutibilmente considerare un precursore del fascismo, al punto da
promuoverne la pubblicazione dell’Opera Omnia e di volerla
curare lui stesso. L’opera di Oriani, ingiustamente messa in ombra
per troppo tempo, felicemente oggi viene riproposta.
Tra i suoi romanzi si ricordano:
Gelosia (1894), Vortice (1896), La disfatta
(1896), Olocausto (1902) e la raccolta di racconti La
Bicicletta (1902).
Tra la produzione saggistica: Fino
a Dogali (1889), La lotta politica in Italia (1892) e
La Rivolta ideale (1908).
Ritratto di Alfredo Oriani per gentile
concessione della
Fondazione Casa di Oriani,
Ravenna
www.fondazionecasadioriani.it
|