Cosa, Come, Dove, Quando nel Verde della Toscana


PER IL PRATOMAGNO: A REGGELLO E PIAN DI SCO'

Le alture appenniniche del Pratomagno si trovano a sud est di Firenze Questo gruppo montagnoso è caratteristico per le sue forme tondeggianti, per i vasti prati, e per le numerose terrezze coltivate a vigna e ad ulivi. Si segue la strada che passa da Vaggio per ammirare gli straordinari pinnacoli di roccia friabile dalle curiose forme detti "piramidi o zolle delle fate". Questi calanchi che quando vengono colpiti dai raggi del sole prendono una fantastica colorazione giallo dorata sono fenomeni erosivi iniziati in epoca preistorica, probabilmente, in base ai fosssili ritrovati, in epoca pliocenica.  Lungo il camino si trova la quattrocentesca chiesa di San Giovanni. Si arriva a Cascia dove è d'obbligo una sosta per ammirare la superba Pieve di San Pietro dell'XI sec., una delle chiese matildine del Valdarno, caratterizzata da un porticato a colonne e da un tozzo campanile quadrato. L'interno, diviso a tre navate, conserva una Madonna della bottega di Domenico Ghirlandaio e un affresco con una Annunciazione di Paolo Schiavo. Subito dopo c'è il paese di Reggello, il più importante centro di produzione agricola del Pratomagno, con il suo arioso centro storico, testimonianza degli antichi fasti della zona. Reggello è il piccolo capoluogo di una zona altamente turistica che comprende, tra l'altro, Vallombrosa con il suo celebre Monastero fondato nel 1230 da San Giovanni Gualberto, il vicino Monte Secchieta, apprezzata stazione sciistica invernale, e la localita climatica di Saltino. Reggello è inoltre un luogo ideale per il soggiorno e per dedicarsi a rilassanti passeggiate nei suoi verdissimi dintorniUsciti da Reggello si segue, tra viti e uliveti, il fianco del Pratomagno e, passando dalla provincia di Firenze a quella di Arezzo, si arriva al grazioso paesino di Pian di Scò, che nel medioevo fu importante avamposto aretino nel Valdarno superiore. A Pian di Scò bisogna necessariamente vedere, nella parte più alta dell'abitato, la suggestiva pieve romanica di Santa Maria dei secc. XII-XIII, caratterizzata da una svettante torre campanaria. L'interno, a tre navate con tre absidi separate, custodisce un affresco del XV sec.raffigurante la Madonna col Bambino di Paolo Schiavo e capitelli con figure. Nei dintorni del paese in località Casalbiondo è da vedere la Cappella dell'Immacolata Concezione del XVII secolo, ottimo esempio di barocco. Un occhiata la meritano i resti della fortezza dei Conti Guidi distrutta da fiorentini nel 1290. A Pian di Scò, precisamente in località Casalbiondo, si tiene la terza domenica di giugno un interessante Palio degli Arcieri. Un'annotazione importante per gli amanti delle cose buone è che l'olio extra vergine d'oliva del Pratomagno è considerato dagli intenditori come il migliore della Toscana.


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